Le cose che corrono forse davvero troppo velocemente sono le notizie. agli alti livelli però si concorre per capire chi detiene il vero potere. E' nascosto o palese? Leggetemi e ditemi la vostra. In questi giorni si sente di rialzi di spread, di cadute e tonfi delle borse europee e americane. Quello che sembrava essere un fenomeno di passaggio si stà concretizzando anche lui in maniera diretta senza meccanismi particolari.
Il discorso è complesso e deve essere guardato da diversi lati per essere compreso, almeno così ne parlano altolocati personaggi che affollano la Tv. Vediamo se è davvero così. Tutto è iniziato con il tonfo del lunedì (credo che fosse lunedì) nero delle borse. la maggiorparte di noi confessiamolo, ha preso il problema dell'inizio della crisi sottogamba, si pensava che fosse un fenomeno di passaggio, che si trattasse di un problema transitorio. Ragazzi il problema si trascina da ben cinque anni. Ma per ora lasciamo questo problema ancora da parte. Ciò che lascia tutti col fiato sospeso è lo spread. Ancora? Vi chiederete. Ed io da uomo della strada rispondo si, ancora. Abbiamo capito che questo indice che ci vendevano per una faccenda comprensibile soltanto agli economisti più illustri, è invece una bilancia che abbiamo imparato a leggere. Purtroppo in Europa il paese esempio è la Germania, e a quella ci si confronta. Anche questa è una questione che ormai conosciamo è meglio lasciarla da parte e continuiamo con il ragionamento.
Qualche giorno fa i telegiornali urlano al mondo che in un paese non troppo lontano ma nemmeno troppo vicino (non per niente si chiama "medio oriente") è successo quello che non dovrebbe succedere mai. Civili uccisi con gas nervino. Posto di seguito una foto, che da un idea, ma su internet si trovano immagini di bambini che fanno piangere il cuore.
Torniamo a noi. Questa notizia ovviamente è una di quelle che nessuno vorrebbe sentire, nemmeno Ban ki moon. Nel paese ci sono alcuni funzionari ONU e lui li manda sul posto. Questi vengono accolti a colpi di fucile, ma si rendono conto che la cosa è davvero seria. Lanciano il messaggio d'emergenza.
Adesso esistono diverse scuole di pensiero, alcuni dicono che è colpa dei soldati regolari, altri dicono che è colpa dei ribelli, in ogni caso, le acque si agitano. Si pensa ad un vero inervento armato per appianare le grane e far uscire il paese dalla guerra civile. Ora si arriva al punto. Molti stati si schierano, Francia e Regno Unito seguono gli Stati Uniti, Germania, e altri dicono che è meglio che la guerra continuino a farsela tra loro, tra questi ultimi vi è l'Italia. Il punto però è che non sembra che la decisione possa essere presa nei pieni poteri dai ministri interessati e perchè? Perchè nel giro di qualche giorno dove si discute un piano militare lo spread è salito di circa venti, venticinque punti. Sorge dunque qui la riflessione. A me piccolo uomo senza lauree e senza capacità e conoscenze dirette della materia suona male la faccenda. Si comprende che sono le banche nostrane e estere a decidere se sia meglio andare in guerra. Sembra che si tratti di un ricatto, ma nessuno ne parla nemmeno gli altolocati chiamati a riempire le serate alla televisione.
Tu stato italiano andrai con l'alleato americano e noi ti affosseremo con lo spread. Infatti tutti gli stati che sono in bilico, Spagna, Gracia e Italia, hanno già detto no all'ascesa militare. Sicuramente è meglio per tutti non macchiarsi di nefandezze legate alla guerra, ma almeno dovremmo avere il pugno di ferro e fare la voce grossa con le maledette banche che ci hanno portati alla rovina, e che ci minacciano in continuo che si tratti di dare la caccia alla pantera rosa o di entrare in guerra.
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