giovedì 7 novembre 2013

La spensieratezza.

Ho avuto lo scorso weekend la fortuna di assistere a un concerto, completamente gratuito. L'arista in questione ha venduto più di sei milioni di dischi in tutto il mondo ha scritto e interpretato più di settecento pezzi. il suo successo è cresciuto enormemente in questi ultimi anni. Tanto da richiamare sempre più persone ai concerti in tutta Italia. Fin qui, si potrebbe immaginare una cantante famosa con una carriera alle spalle ricca di successi in un certo senso irripetibili, in effetti è così solo che non si parla di Laura Pausini, o della Nannini, e nemmeno di stelle più recenti come Giusy Ferreri. Al concerto ho conosciuto persone della mia età, ragazzi sui trenta che combattono ogni giorno con i problemi di tutti i giorni, uno su tutti combattono la crisi, il lavoro introvabile, l'impossibilità di avere un prestito, di avere una famiglia ecc.
La magia della musica della cantante in questione è travolgente, permette di staccare la spina e dimenticare tutto, o quasi, una cosa in effetti, invece che farla dimenticare, la fa ricordare, è la felicità i colori, dei giovani anni della spensieratezza, ma soprattutto permette di rimanere li a pensare quanto le cose siano cambiate in così poco tempo. Forse qualcuno l'avrà capito, stò parlano di Cristina D'Avena.

Una volta che ci si trova sotto il palco ci si ritrova di fronte al migliore amico undicenne che al tempo veniva a trovarci e di fronte una fetta di torta ci si ritrovava a guardare i cartoni animati.
L'incredibile scena che però non ci si aspetta, è quando dalla folla sale la canzone, (una a caso) cantata dal pubblico come se ci si trovasse al classico concerto rock. Insomma mi son trovato li per caso e sono rimasto rapito dalla situazione. Davvero bello posso consigliare a tutti di non fare gli schizzinosi e se vi capita andate a vedere Cristina, senza pensare di essere troppo cresciuti, perchè in questo periodo, in cui ogni giorno inizia con un'espressione corrucciata, fa bene tornare ragazzini e partire il giorno dopo con un bel sorriso stampato sul volto, anche se la nostalgia sarà tanta ma, anche quella a volte fa bene all'anima. Brava Cristina!

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