lunedì 18 marzo 2013

Cara Italia, ancora pasticci per colpe non tue.

CARA ITALIA ANCORA PASTICCI?
Cara Italia oggi ho il tempo di poterti scrivere al pomeriggio. Ho visto il tg in diretta e non ho potuto fare a meno di drizzare le orecchie sul problema dei due marò. Sicuramente un ottimo titolo per un romanzo di Salgari "L'ambasciatore e i due fucilieri".
Qui da noi se ne parla troppo poco secondo il mio parere ( per quanto vale). Questa situazione dovrebbe preoccupare tutta Italia.
Ci troviamo ancora una volta davvero daccordo? Non si fa! Non si può dare la propria parola, firmarla oltre tutto e poi tirarsi indietro.
Abbiamo impiegato settantanni per riuscite a creare il mito dell'italiano brava gente. In teatro di guerra ovviamente.
Ma questa ennesima figuraccia, non la fanno i diplomatici o i nostri, ancora una volta, pessimi politici. La figuraccia la facciamo anche io, e te cara Italia.
Dopo Il capitanSchettino non c'era possibilità migliore per finire dalla padella al water (usando un eufemismo infermieristico).
Questi Indiani tra non più di dieci anni saranno così avanzati che noi sembreremo quello che a noi oggi paiono i paesi del sudamerica, saranno loro a fare il giro al contrario e a venire a colonizzare la terra che gli ha soggiogati per secoli. Il nostro ambasciatore non potrà nemmeno contare sul nuovo Papa buono. Per ovvi motivi. E allora che si fa? Io sarei dell'idea di licanziare in tronco il ministro degli esteri, tutti i suoi collaboratori, di mandare i nostri Marò al loro processo e cercare di salvare quel poco di faccia non infangata che ci rimane. Il mio professore di diritto per prendermi in giro, dice che io rappresento il quarto potere. L'unico mio potere è cercare di sopravvivere
Mentre i giornalisti delle testate nazionali parlano pochissimo di ciò che accade a livello internazionale dove la loro voce dovrebbe essere più gridata!
Buonaserata Italia, quando avremo la possibilità di parlare io e te faccia faccia regoleremo tutte le cose che non funzionano, ne per me ne per te.

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