sabato 15 marzo 2014

Il marinaio e l'infermiera.



Quando la gioia rimane nel tempo. Dopo ogni guerra la tristezza prende il posto della disperazione, si articola in mille storie di tutti i giorni ricominciando il suo cammino verso quella che tutti chiamiamo normalità. Sono rare le fotografie di guerra che immortalano un sorriso una felicità esplicita, un  momento che può essere riconosciuto come felice. Eppure a volte succede. Sono davvero poche ma una su tutte ha fatto storia. Il contesto è conosciuto. Gli americani che sono maestri nelle celebrazioni spontanee, escono dal secondo conflitto mondiale da vincitori, la tristezza è ovunque, mamme che non vedranno mai più i figli, mogli che aspetteranno il marito invano. In mezzo a questo post conflitto a Time Square a New York, si festeggia per via della fine della seconda guerra mondiale. Tra la folla che cammina, una coppia si bacia. Uno di quei baci, che hanno dentro un gesto, la forza dell'abbraccio inatteso, quasi lascia immaginare una musica di sottofondo. Lui è un marinaio un soldato, che nella sua divisa ricorda un personaggio dei fumetti che mangiava spinaci, lei è una ragazza che nella sua eleganza ormai perduta ai giorni nostri, racchiude il coraggio di un infermiera.


La brutta notizia è che in questi giorni l'ormai ultra ottantenne protagonista del bacio, ha un infarto e muore. E' il presunto marinaio, presunto perché nell'andare del tempo altri hanno affermato di essere stati fotografati al posto suo. A noi tutti che abbiamo visto, la foto e che abbiamo immaginato chiedendoci, chissà se poi sono rimasti insieme lui e l'infermiera, chissà, se mio nonno ha baciato mia nonna alla notizia della fine della guerra, infondo, non lo sapremo mai, e questa è una parte della storia che la foto si porta dietro sull'onda si una frase che è dentro una famosa canzone di un certo DeGregori: Generale. Che afferma, che la guerra è bella anche se fa male, ma soprattutto è bella quando è finita, quando forse nemmeno la guerra è partita, e noi che la guerra non l'abbiamo fatta e nemmeno l'abbiamo vista, non ci rendiamo più conto di quanto siamo fortunati.

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