mercoledì 7 agosto 2013

Persone che hanno certi interessi.

Da dove si può partire. Ah, certo. L'incomprensione tra cittadini e classe politica si fa di nuovo sentire. Sappiate che la colpa è vostra, se siete cittadini perchè ignoranti, mentre se siete politici la colpa è loro dei cittadini. A seconda di chi mi legge.
La politica Italiana è come un treno, viaggia sulle sue rotaie e ogni tanto imbocca delle gallerie. Il tunnell questa volta si chiama giustizia. E' sempre il solito tunnell allora direte voi. No! Questa volta no, perchè il passeggero che è caduto fuori dal finestrino questa volta è un politico. E mica uno qualunque, uno dei capi. Proprio per questo il treno si è fermato, perchè il gruppo di amici che è sul treno ha tirato con forza il freno d'emergenza.
Per non sbagliare, il signore che ha fatto cadere il "capo" si attacca alla filodiffusione e spiega a tutta Italia nella propria lingua che il signore è caduto perchè "sapeva", "non perchè non poteva sapere."
Sul convoglio ci sono persone che non vogliono far risalire il "malcapitato" e tengono le braccia incrociate mentre altri tendono le mani per poterlo issare ancora a bordo. Tutti, comunque, non sono comuni cittadini.
I comuni cittadini sono in terza classe, si sbracciano dai finestrini e urlano dalle loro carrozze. Ma ovviamente chi stà in prima classe ha le orecchie insonorizzate perchè non basta più insonorizzare le stanze del potere.
I cittadini di terza classe urlano da almeno cinque anni parole come: lavoro, abbassate le tasse, aiutiamo le imprese, ripagate il pubblico debito che lo stato ha con le aziende, non fate fuggire tutte le nostre industrie all'estero. Dall'alto però per tutta la durata di questi almeno cinque anni tutti hanno fatto spallucce, tutti hanno preferito guardare soltanto il proprio giardino. In questo modo l'unica cosa che ha funzionato davvero bene è stata la famigerata austerità. Tutto il resto, è rimasto fermo nel tunnell della crisi che racchiude altri tunnell, che si chiamano, licenizmamenti e morte delle imprese.

Ora siamo di nuovo fermi, per giorni e per mesi si ipnotizzerà il popolo dicendo che la cosa più importante è risolvere la questione del politico condannato, e di nuovo tutte le parole del popolo saranno taciute senza ritegno. Quello che fa più rabbia è proprio questo, il comportamento svergognato della nostra classe dirigente. Ci si rende sempre più conto che davvero a questi politici altolocati non frega nulla della situazione di indigenza che sempre più persone si trovano ad affrontare. Qualcuno deve dirlo anche se non si viene presi in considerazione. Signori, a noi delle vostre beghe non frega nulla, non ci frega se uno di voi va a finire in carcere, non ci interessa se ci sono conflitti di interesse, perchè tanto non potremmo farci niente, non interessa a noi cittadini se una parte politica bisticcia come un gruppo di ragazzini con l'altra, non ce ne frega nulla! A noi interessa che si taglino le tasse in maniera pesante, senza andare a cercare risorse chissà dove, a noi interessa che il costo di un operaio non sia un peso per l'azienda, a noi interessa che i rimborsi ai partiti non vengano più elargiti, a noi interessa che i manager delle imprese pubbliche non succhino via la vita delle persone che ci lavorano, a noi insomma interessa soltanto che facciate il vostro lavoro come buoni padri di famiglia e non come sanguisughe pronte a togliere l'ultimo respiro allo stato a cui vi siete attaccati. Cercando di mettermi nei loro panni, se fossi un poitico di alto profilo, e se leggessi questo post avrei una frase che mi ronzerebbe in testa.
La seguente. Certo che ci sono certe persone (i cittadini) che guardano solo i propri interessi.
E da popolano quale sono mi viene da rispondere, certo è il vostro lavoro.

Nessun commento:

Posta un commento