Questo è il Monviso. Porta questo nome perchè il suo profilo ricorda il viso di una persona coricata. La cima più alta è il nasone, mentre più in basso a sinistra si intravede il broncio. E' il Monte più alto della mia provincia, nelle Alpi Marittime. La poesia che segue è chiaramente ispirata ad una via immaginaria che arriva alla sua vetta a 3842 metri sul mare. Per la poesia avrei preferito una foto invernale, con la montagna coperta di neve, ma in questa foto si nota meglio il "Viso"
Questa poesia è pubbliata nella prima edizione dell'antologia di cui faccio parte edita dall'editrice "Pagine" di Roma.
La
via del Viso
Quanto sei stretta paura
Lunga candida via d’altura
Tu tortuosa erta pura
Su ramponi che son la prua
La coperta è seta è liscia
Reali riflessi d’ogni bianco
È il color della tua età
Vestita seduce senza pietà
È striata è graffiata
È distesa è raffinata
È eremo e sarà
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