
Ieri su un giornle ho letto una terrificante news. Gli italiani non fanno più bambini. Incredibile, nessuno se ne era reso ancora conto. Diciamo però che nella sua poca originalità un dato fa scalpore, le nascite a Torino sono calate di netto rispetto l'anno scorso del 20%, diavolo mi sembra davvero tantissimo. Strappo una parte di articolo che dice questo, "gli etologi spiegano che una comunità si può estinguere in due modi:
come i conigli, prolificando all’impazzata fino a distruggere l’habitat,
o come i panda: rinunciando a procreare." Non si può non dargli torto. Preso atto di ciò si potrebbe discutere sul perchè di questo problema sociale, e si potrebbe dare la colpa sempre alla solita "ignota, e ingorda" classe dirigente che non sa combattere assieme al popolo la crisi in atto. Ma le ragioni sono chiaramente molte e diverse tra loro, ne prendo una dal mazzo e ci riflettiamo. I ragazzi, ormai per trovare un lavoro sono (chi può) obbligati a laurearsi, significa una media d'età che arriva a 28 anni, una volta finito lo studio devono trovare un lavoro, una volta trovato un lavoro, devono trovare una stabilità, raggiunta questa soglia si può pensare alla procreazione, significa che si arriva non meno a 35 anni, che forse per un uomo può andare ma per l'orologio biologico femminile è un problema. Questo per quanto riguarda i laureati. Per diplomati e co. le cose non vanno meglio perchè sempre che abbiano un lavoro, la stabilità è ancor più difficile da raggiungere. La previsione da "uomo della strada" è quella che mi balza in mente; presto, (sempre che non sia già in atto) avremo un ennesimo cambiamento sociale, saranno sempre più numerose le coppie con grande differenza di età tra la donna e l'uomo. In parole povere anche da questo punto di vista forse stiamo tornando indietro negli anni come quelle coppie, come i miei nonni dove le differenze di età erano molto ampie, e nessuno se ne preoccupava perchè era normale. Infine oltre i problemi economici dilaganti c'è anche da dire che il costume è fortemente cambiato, ormai si rimane ragazzi anche a quarant'anni roba che farebbe accapponare la pelle a un grande della letteratura del novecento che ormai non c'è più. L'alpino, Mario Rigoni Stern. Qui dalle mie parti c'è un detto che usano gli anziani con i giovani e recita: (dal piemontese: cun ti vagnariu pì gnune guere) con te non vinceremmo nessuna guerra. A me sembra la realtà e mi sembra anche un po triste, ma il mondo cambia in fretta. Voi come vi sentite, panda o coniglio?
Nessun commento:
Posta un commento