venerdì 26 luglio 2013

Gli spacconi non più ventenni.

A volte sembra incredibile ma il supremo fa brutti scherzi davvero. Sono in stazione. Tranquillo. aspetto la coincidenza. Una volta arrivata salgo sul treno. E' una cosa normale un'azione che tutti nella vita prima o poi fanno o faranno. Si tratta di un mezzo decisamente sicuro, solitamente è difficile che succeda un incidente. Alla peggio ci si trova con ore di attesa, o partenze in ritardo. Questa volta invece succede qualcosa. Qualcosa che ha dell'icredibile.
Leggo un'articolo di un autorevole giornale nazionale di Milano, viene descritta la tragedia e un autorevole personaggio legato ai trasporti, spiega come non possa essere successo altrimenti se non che un errore umano. Si fanno mille ipotesi e milioni di parole vengono stese per questa che è dacisamente una catastrofe sotto tutti i punti di vista.

Un uomo, Non più giovanissimo è alla guida del treno maledetto, tra le mani ha un mostro enorme di metallo che pesa così tanto da non poterlo immaginare a numeri. Il pilota, non so come altro chiamarlo, si sente un campione, ricorda quei vecchi film americani che raccontano delle prime locomotive a vapore, spinge, e gli piace andar veloce, se poi la vita di più di centotrenta persone è legata alla sua finta professionalità non interessa. Il pilota in questione decide di portare più volte il suo bolide a velocità da auto da corsa 190 all'ora.  e come un ragazzino neo patentato riporta fedelmente fotografie su Facebook. Fa spavento a pensarci perchè non si tratta del TGV francese, e nemmeno dell'ITALO italiano, si tratta di treni a media percorrenza. Tant'è che si entra in curva il contachilometri segna i 190 Km orari ma la curva è progettata per una velocità di 80. In un secondo. Quello che si vede in foto, in un solo secondo la vita di decine di persone si interrompe, quella di altre rimarrà per sempre segnata. Ovviamente non si può che pensare che si tratti di una persona che non merita nulla di buono, perchè per la sua spacconaggine ha portato via con sè molte anime che manco a farlo apposta stavano dirigendosi alla festa del santo di Compostela. In cambio si è avuto la sua di anima rimasta praticamente illesa. Qui da noi abbiamo avuto una figura simile uno spaccone lampadato comandante che per farsi bello davanti la sua ballerina preferita è riuscito ad affondare una nave lasciando che le persone a bordo se la cavassero per conto loro quasi quaranta persone morte grazie la "coraggio" di chi dovrebbe essere più di altri responsabile di vite altrui. In questi casi e in molti altri viene da chiedersi se per caso da lassù fossero distratti. Forse lo sguardo era rivolto alle giornate piovose del Brasile dove la festa per un sorprendente uomo (perchè di questo si tratta) attrae decisamente le attenzioni del mondo di sotto e forse anche quelle del mondo si sopra.
Non ho idea di come la giustizia funzioni dalle parti iberiche, ho però l'esempio italico che oltre a far acqua da tutte le parti lascia in continuazione dietro sè una scia di delusioni continue. Possiamo aspettare che la giustizia terrena faccia il suo corso, ma credo che in questo paese e in altri non vediamo l'ora di vedere certe persone assicurate alla galera e che del loro ricordo rimanga soltanto fango quello che loro stessi hanno gettato su loro stessi.  

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