E' una serata tranquilla, sembra una classica serata di fine
estate. Ad un certo punto viaggiando in auto due persone vedono un
ragazzo steso sul ciglio, sembra ferito gravemente. Si fermano, una
bella signora bionda scende e cerca subito di capire cosa fare, è un
medico, e anche se non lavora in area critica come quella di un
pronto soccorso, sa il fatto suo, comprende la gravità, e fa
chiamare subito il 118. Si fermano altre auto, altri passanti per dare una mano.
Il ragazzo in questione è di origine indiana preso a bastonate.
Dal lungo rettilineo, nella notte si avvicinano velocissimi dei
fari di un'auto, all'ultimo momento sterza e investe tutti, il ferito
indiano, i passanti, e purtroppo anche la coraggiosa dottoressa bionda. Ne fa
una strage, sono otto le persone ferite e due persone muoiono. Nella
confusione il delinquente assassino fugge dileguandosi nella notte.
Avrete capito. Si tratta dell'incredibile storia della dottoressa
investita dalle parti di Bergamo qualche giorno fa.
Cominciano le indagini e qualche giorno dopo viene fermato
l'assassino. E' il fratello del ragazzo agonizzante sul ciglio della
strada, morto anche lui assieme alla dottoressa.
Questa triste storia ha toccato le coscienze di molti e fatto
salire la rabbia a molti altri.
Oltre alla tragedia si è consumata un'altra faccenda proprio lì
sul luogo della strage. Ma andiamo con ordine.
Sappiamo che esiste Il mal di montagna, quando si superano i 3500
metri di altitudine si soffrono i primi sintomi, tutti conoscono il
mal di mare, esiste anche il mal d'Africa. Questi disturbi,
sono ben documentati e ben conosciuti, vi è poi un altro male che
almeno la metà degli italiani subisce ogni giorno e che purtroppo
nessuno spiega o cerca di studiare. E' il Mal d'Italia.
Si perché sul posto dell' ”incidente” accorrono ambulanze e
carabinieri. Quando i feriti sono stati portati via, rimangono i
militari dell'arma per i rilevamenti del caso, e proprio in quel
frangente uno dei carabinieri decide di approfittare della
situazione. Apre una delle auto coinvolte, vede una borsa e ruba il
bancomat di una ragazza (la proprietaria) che è finita all'ospedale. Si potrebbe
pensare a questo punto che per problemi economici uno sarebbe
disposto a tutto. Peccato che non sia questo il caso. Infatti il
giorno dopo il militare decide di andare a giocarsi la refurtiva ai video poker. Per fortuna alcuni suoi colleghi che amano la propria divisa lo denunciano per furto.
Questo è quello che ammala
le persone, questo è quello che ammala gli italiani della sindrome
del mal d'Italia. E' incredibile, e la cosa ancor peggiore è che per
colpa di un'altra branca del mal d'Italia (il diritto e la privacy) i
nomi e le immagini delle vittime finiscono in prima pagina sui
giornali, i nomi e le immagini dei delinquenti, perché è di questo
che si parla non appaiono mai da nessuna parte con buona pace dei
pazienti, noi italiani malati di Mal d'Italia.
Quindi un pensiero va alla coraggiosa dottoressa, mentre un
gestaccio va alle persone che sono riuscite in un colpo solo a
uccidere due persone e a derubare un ferito.
Personalmente cerco sempre di essere obiettivo e di evitare le generalizzazioni, ma questa volta si tratta davvero di coraggio e di viltà.
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