Si sta formando un nuovo governo, che se
tutto va bene verrà guidato da una persona che sembra davvero poter essere
abbastanza capace da poter guidarci per una via che sappiamo essere impervia,
ma è inutile girarci intorno, serve uno sherpa altrimenti finiremo prima o poi
in un altro crepaccio.
Nella speranza che qualcosa incolli la
destra con la sinistra, almeno per un po’ mi fermo a pensare.
Una delle frasi che la fanno da padrone
da qualche tempo è “il conflitto di
interesse.”
Sappiamo tutti che questa è una piaga in
questo paese, dove ci troviamo sempre più spesso persone che guidano più e più
tra associazioni ministeri industrie e imprese che si intrecciano tra loro
formando la corda della corruzione.
La cosa che davvero si dovrebbe fare, è
una di quelle cose che passano sempre inosservate io la chiamerei “legge sul conflitto di disinteresse”.
Ogni giorno la cronaca ci riporta cose
nefaste che non succedono dove i pavimenti sono coperti di moquette, e i muri
sono stupendamente affrescati, succedono per strada, o nei negozi rapinati, o
nei suicidi dei piccoli imprenditori. E’ di pochi giorni fa la notizia di un
camionista che per difendere il suo camion che era la sua vita, che era il suo
lavoro, (articolo1 della costituzione), e che dava da mangiare alla sua
famiglia sia stato travolto dagli stessi maledetti che glielo hanno rubato.
Bene, o meglio, male, nessuno dei grandi
elettori, nessuno del ministero della giustizia nessuno del ministero degli
interni, insomma, nessuno ha osato dire mezza parola o peggio ancora muovere
mezza falange, su un fatto che dovrebbe far insorgere tutta la popolazione
contro atti del genere e che in America avrebbe fatto scattare una caccia
all’uomo colossale. Come al solito nessuno muove un dito o spreca qualche
minuto per parlare di cose concrete, ma la cosa peggiore, secondo il mio punto
di vista e che nessuno delle persone che dovrebbero occuparsene (perché è il loro lavoro, e per questo ricevono fiorenti
stipendi che un camionista non vedrà mai nella sua intera esistenza) muove un
dito insomma per le persone che lavorano con le mani è l’inettitudine delle
persone al potere che fa scandalo.
Una delle soluzioni dovrebbe essere il
conflitto di disinteresse, dove chi dovrebbe occuparsi di cose tangibili o no
ma sacrosante come la giustizia, o la sanità, si prenda le proprie vere responsabilità
da strada, e se non lo fa, una sola parola dovrebbe bastare. Licenziato e
magari da lì in poi anche esodato.
Il camionista coraggioso non più
giovanissimo (alcuni suoi coetanei al governo ricevono vitalizzi stellari)
lotta tra la vita e la morte al CTO di Torino, dove gli è stata amputata una
gamba e rischia di perdere l’altra. Non si può certo premiare ogni coraggioso
con cariche istituzionali ma nel mio cuore spero che si salvi e che venga messo
faccia a faccia con un senatore a caso e che si trovi una soluzione per il
resto della sua vita, un’idea? Fate scambio di pensione, l’invalidità del
camionista per il vitalizio del parlamentare, dovrebbe bastare. Grazie.
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