sabato 27 aprile 2013

Il conflitto di disinteresse



Si sta formando un nuovo governo, che se tutto va bene verrà guidato da una persona che sembra davvero poter essere abbastanza capace da poter guidarci per una via che sappiamo essere impervia, ma è inutile girarci intorno, serve uno sherpa altrimenti finiremo prima o poi in un altro crepaccio.
Nella speranza che qualcosa incolli la destra con la sinistra, almeno per un po’ mi fermo a pensare.
Una delle frasi che la fanno da padrone da qualche tempo è “il conflitto di interesse.”
Sappiamo tutti che questa è una piaga in questo paese, dove ci troviamo sempre più spesso persone che guidano più e più tra associazioni ministeri industrie e imprese che si intrecciano tra loro formando la corda della corruzione.
La cosa che davvero si dovrebbe fare, è una di quelle cose che passano sempre inosservate io la chiamerei “legge sul conflitto di disinteresse”.
Ogni giorno la cronaca ci riporta cose nefaste che non succedono dove i pavimenti sono coperti di moquette, e i muri sono stupendamente affrescati, succedono per strada, o nei negozi rapinati, o nei suicidi dei piccoli imprenditori. E’ di pochi giorni fa la notizia di un camionista che per difendere il suo camion che era la sua vita, che era il suo lavoro, (articolo1 della costituzione), e che dava da mangiare alla sua famiglia sia stato travolto dagli stessi maledetti che glielo hanno rubato.
Bene, o meglio, male, nessuno dei grandi elettori, nessuno del ministero della giustizia nessuno del ministero degli interni, insomma, nessuno ha osato dire mezza parola o peggio ancora muovere mezza falange, su un fatto che dovrebbe far insorgere tutta la popolazione contro atti del genere e che in America avrebbe fatto scattare una caccia all’uomo colossale. Come al solito nessuno muove un dito o spreca qualche minuto per parlare di cose concrete, ma la cosa peggiore, secondo il mio punto di vista e che nessuno delle persone che dovrebbero occuparsene (perché è  il loro lavoro, e per questo ricevono fiorenti stipendi che un camionista non vedrà mai nella sua intera esistenza) muove un dito insomma per le persone che lavorano con le mani è l’inettitudine delle persone al potere che fa scandalo.
Una delle soluzioni dovrebbe essere il conflitto di disinteresse, dove chi dovrebbe occuparsi di cose tangibili o no ma sacrosante come la giustizia, o la sanità, si prenda le proprie vere responsabilità da strada, e se non lo fa, una sola parola dovrebbe bastare. Licenziato e magari da lì in poi anche esodato.
Il camionista coraggioso non più giovanissimo (alcuni suoi coetanei al governo ricevono vitalizzi stellari) lotta tra la vita e la morte al CTO di Torino, dove gli è stata amputata una gamba e rischia di perdere l’altra. Non si può certo premiare ogni coraggioso con cariche istituzionali ma nel mio cuore spero che si salvi e che venga messo faccia a faccia con un senatore a caso e che si trovi una soluzione per il resto della sua vita, un’idea? Fate scambio di pensione, l’invalidità del camionista per il vitalizio del parlamentare, dovrebbe bastare. Grazie.      

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