Eppur sei tu Zena.
Antica, bella, mascherata, Zena
Vestita di dubbio, di dissenso.
Che hai fatto di torrente terrore
Vestita e strascico di terra.
Dopo il bagordo della mattina
Pomeriggio sepolcro di limo
Accorta mai della dappocaggine
Che ti circondava.
Antica, bella, travestita Zena
I tuoi infingardi
I tuoi inerti
I tuoi incapaci
Consiglieri maledetti
Con pietà svoglia
Che il mal li colga!
Distratta Zena
Antica bella, violentata Zena
Giù nel pozzo
della loro fine,
due bambine.
altri trascinati come
vecchie radiche dalla corrente.
Impetuosa.
Di una signora come te
Che gli sporcan
vestito
Col color della terra.
Antica, bella stretta Zena
I ragazzi ti prenderan
Per mano e condurranno
Ove l’alba si alza
sullo sguardo
severo del mare.
Distolta, distratta. Zena
Novembre 2011. per la tragedia dell’alluvione di
Genova per la ragazza diciannovenne che ha salvato il fratellino, e per le due
bambine annegate nell’ignoranza di susseguiti potenti che ancor oggi sono
inetti e non muovono un dito pur rimanendo indisponenti.
Nessun commento:
Posta un commento