venerdì 31 maggio 2013

La questione italiana.



Questa è una scala. Di per se le scale raramente sono opere d'arte, a volte tutto quello che circonda la persona può essere opera d'arte, come in questo caso. Si tratta di una scala di un palazzo d'epoca in Umbria. Direi magnifica. L'arte è una di quelle cose che ci unisce come la nazionale di calcio, forse dovremmo cominciare a sentirci più uniti, ed è questa la questione, non dovremmo sentirci uniti solo quando un ragazzo vestito d'azzurro butta, magari per sbaglio, un pallone in una rete, ma quando l'espressione di una turista che viene dall'altro capo del mondo, fa comprendre a noi stessi la fortuna che viviamo ogni giorno. In seconda battuta dovremmo cominciare a riservarci l'appelativo di persone civili (e non pizza e mandolino) e smettere di buttare cicche ad ogni angolo, o cartacce di ogni tipo e rifiuti di ogni sorta nelle zone più visitate (e non) delle nostre città. Ne guadagneremmo tutti. Davvero. Aggiungo una piccola poesia. Spero che si comprenda che il protagonista è l'italiano e non le altre parti dello scritto.

La questione italiana.
Se darai uno straccio
In mano a un americano
Ne farà bandiera

Se darai un libro
in mano a un musulmano
Ne farà corano

Se darai silicio
In mano a un giapponese
Ne farà progresso

Se darai materia
In mano a un italiano
Ne farà arte
Di magnificenza.

mercoledì 29 maggio 2013

Uno dieci o cinquemila

Ti amo.
Sembra una frase corta composta da due parole che contiene un significato enorme, quello che ha permesso al genere umano di evolversi, di mantenere coesi i componenti delle famiglie e di averci fatto uscire dall'animalesca scimmia che siamo stati per secoli, e contemporaneamente la stessa scimmia si è permessa di diventare una persona con una coscienza e una capacità incredibile, trattenere la rabbia.
La riflessione nasce dall'incredulità. Come può un uomo deturpare per sempre una donna con dell'acido, e come può un'altro tenere chiusa in casa una persona, il più delle volte una moglie, o una fidanzata, come si può arrivare ad essere così maligni, malvagi e malati?
Ma soprattutto come può un bambino di sedici anni prendere a coltellate la morosa più o meno coetanea e senza alcuna pietà, ma con freddezza e lucidità armarsi di benzina e dargli fuoco per finire il "lavoro"?
Queste sono domande che non hanno risposta. E non hanno risposta perchè se si cerca una spiegazione razionale si trova anche il modo per "scagionare" o quanto meno comprendere una cosa di questo tipo, che non deve essere compresa. Il metodo scientifico a volte si infila in vicoli che non devono essere illuminati, che devono rimanere oscuri e dove bisogna buttare gli autori dei gesti succitati e lasciarli li, possibilmente nella propria inedia. Come si fece ormai un sacco di tempo fa in una certa torre, con un certo "Conte Ugolino" che il buon Dante cita, nel suo inferno, e che da bene l'idea di cosa dovrebbe essere una vera pena, cioè quello che la parola stessa definisce come pena, ossia da far penare. Se nella vita ci si trova da pervertiti, a violenti, a padroni, il fine non cambia si tratta di assassini, perchè oltre alla perdita fisica della persona, per alcune vi è la morte dentro, quella che uccide un pensiero libero e se si rimane senza pensieri da canto mio si è come morti. Il problema è la mentalità che in alcuni rimane radicata. E' inutile andare in forze, cinquemila e più ai funerali di una povera ragazzina di sedicianni uccisa, piuttosto ci vorrebbero uno, dieci o cinquemila dei partecipanti ai funerali. Magari organizzati, per poter difendere le povere donne che capitano in queste situazioni, prima, che accadano perchè purtroppo, nella crisi ci si dovrà difendere da se prima o poi. 

lunedì 27 maggio 2013

La semplicità che manca a tutti.

C'erano ragazzi che viaggiavano per l'Italia nelle balere, e che si confondevano con altri ragazzi per parlare e confrontarsi, occhi negli occhi, per cose anche di poco conto come le canzoni.
Ci sono persone che a modo loro fanno, o entrano, o attraversano la storia, o quantomeno una storia.
Ciao Little, Molti ti ricorderanno per la tua fantastica "Riderà"ci saranno parole di ogni tipo rivolte al tuo ricordo, i maligni parleranno solo dei tuoi spot. Io penso a te con i versi di questo testo ogni volta che riprendo una tua canzone. Era di Mogol daccordo, ma credo che tu sia riuscito più di altri a farla tua. Saprai rimanere in tutti quelli che ti hanno sempre considerato un personaggio buono, semplice, che sapeva fare il rock and roll, all'italiana, ma allora sempre di rock si trattava. Ormai i tempi delle balere nei paesini sono passati e i tempi del contatto col pubblico anche; adesso deve essere tutto complicato, o quantomeno "moderno" e così la nostalgia fa ripensare momenti che non si sarebbero dovuti perdere nel tempo, ma rimanere per poter avere ancora una certa semplicità che manca a tutti.

domenica 26 maggio 2013

I Bari di Caravaggio

Questo fantastico dipinto si intitola "I BARI"  è uno tra i tanti capolavori di quel genio di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Da me assolutamente ammirato. E in particolare, questa opera è doppiamente interessante, secondo il mio piccolo punto di vista, perchè fa comprendere bene l'idea del pittore, il fatto di essere dinamico rispetto tutti gli altri. 


Dato che è da poco che scrivo su blogger stò ancora imparando. Esplorando a volte mi trovo davanti cose nuove da sperimentare quindi mi scuserete se ripropongo questa mia poesia, ma dato il dipinto scovato, mi sembrava bene metterli insieme. "La poesia che segue è protetta."

Caravaggio.                

Io fui passi, io full d’assi,
io lamento, io dissento,
io pittoresco, io un affresco,

io maldestro. No! Maldestro No!

Io assassino, io di vino,
io iracondo, io profondo
io Ombra, Oro, Luce, Argento.

Intenso pittor d’essere
Io appaio ogni gioia
Ogni malessere!

sabato 25 maggio 2013

Il tuo ricordo di bruma.



Il tuo ricordo di bruma.

Il tuo ricordo
È il flusso del mio essere
Tra la gente.
La tua presenza
È aurea
E argentina sorgente.
Sinuosa roccia
Levigata dall’emozione
Al sol splendente
Al passar del tuo fiato
Vapor di vita, vento
Suoni e soli,
Fra antichi umori
Lascerò il mio tempo
Per viaggiar nel tempo altrui
A perdermi nel divenir
Del futuro, iride e luce
Di lume, di luna, di bruma.

venerdì 24 maggio 2013

Pintura de Cuba

Oggi ho deciso di dare un po di ritmo al blog. Qualche anno fa ho avuto la fortuna di visitare Cuba Mi era stato fatto prima di partire l'elenco degli stereotipi che si sentono sull'isola caraibica, belle donne, feste fino all'alba, rum a fiumi e felicità ad ogni angolo de la Havana. Ho trovato che gli stereotipi erano esattamente ciò che rispecchiano, cioè soltanto se stessi.
Una volta lì, ho trovato la realtà, persone che tirano a campare come possono file interminabili di persone per strada che si possono muovere soltanto facendo autostop, e un uomo da solo che arava il campo, con i buoi, pozzi petroliferi a pochi metri dal mare, ovviamente ormai gestiti da multinazionali russe e cinesi. Questa realtà però è così lontana dalla nostra che da una parvenza di attrazione che ti sriscia dentro. e quando torni da Cuba, un po ti manca, il rum le sigarette di tabacco nero, i musei gratis, e i sigari di contrabbando, ma ovviamente manca l'atmosfera che le persone che li ci vivono riescono a creare, quella si che non è uno stereotipo. In quei giorni ho scritto questa poesia, che è già stata pubblicata, sperando di metterci dentro un poco del ritmo che c'è in questa canzone, che la nei caraibi ho sentito in ogni sua versione.

 

Pintura de Cuba
Cuba è mista Cuba è giugno e settembre   !Arancione.
Cuba è mista Cuba è un cormorano    !Colorato.
Cuba è mista Cuba è libera e catene    !Verde.
Cuba è mista Cuba è fumo e rosa    !Bianca.

Cuba è mista, è luce,
è una casa blu senza vetri alle finestre
Cuba è mista, è arte,
è trecce di una bambina che non sorride

Cuba è mista Cuba non è sincera
Cuba a volte è rossa o è nera…
Guantanamera!


giovedì 23 maggio 2013

L'opinione.

Caro mondo cosa ti succede? Una memorabile scena del famoso film Robin Hood il principe dei ladri con un grande Kevin Costner vedeva il protagonosta tornare dalle crociate e la battuta era questa. Il mio mondo è stato capovolto. Viene spontanea la riflessione del giorno. O meglio una domanda, cosa stà succedendo? Sembra nulla di buono dall'orizzonte degli eventi, si stanno creando situazioni sempre più dure. Comiciamo dagli Usa. Qualche giorno fa è rimbalzata una notizia che è stata subito strumento di scandalo, l' F.B.I. raggiunge una casa appena fuori Boston (abbiamo ancora nel cuore l'immagine del povero Martin e della sua famiglia) chiede di entrare, non trova risposte e forza la porta. Dentro c'è un uomo, è sospettato di omicidio, le forze speciali cominciano a fere domande l'uomo sembra non collaborare poi confessa, reagisce agli agenti che gli intimano di stendersi a terra, questi fanno fuoco e l'uomo rimane ucciso. I media prendono la notizia la confezionano e la danno a mangiare come se l'omicida fosse un complice dell'attentato della maratona, poi si correggono, forse non c'entra, poi si ha la verità, l'uomo in questione è stato complice di uno dei due fratelli che ha confezionato le bombe per la strage di Boston. Si ma l'attentato non centra, nel 2011 i due si erano divertiti a decapitare 3 persone e poi cospargerle di marjuana. Giustizia è stata fatta? Ognuno avrà la sua riflessione. Ieri due uomini per strada investono un soldato, poi una volta a terra anche loro si divertono a decapitare il malcapitato, una donna, Ingrid, cerca di fermarli come può, a parole, ma non ce la fa e i due finiscono quello che secondo il loro pensiero è un compito superiore, da noi si chiama vendetta. Arrivano sul posto i poliziotti, ovviamente non ci pensano e fanno fuoco sui due, uno è gravissimo e l'altro è ferito. Cosa sperate per i due feriti? Anche qua ognuno avrà la sua riflessione. Italia, un uomo va in giro con quello che tutti nel medioevo conoscevano come un'arma. Un piccone. ferisce e ammazza, senza farsi troppi problemi, gente completamente innocente, in un modo davvero odioso. La polizia interviene lo blocca, lo ammanetta, e diligentemente lo porta i cella, in effetti chi può dire che sia davvero stato lui, è pieno di persone pericolose che vanno in giro con un piccone. Anche in questo caso ognuno si farà la propria opinione.
Ecco, l'opinione. Purtroppo siamo arrivati al senso di eccesso di buonismo, dove chiunque si azzardi a dire la propria è un razzista, è un corrotto, è un effemminato, oppure un omofobo, o un ignorante. Per tutti gli italiani (che vanno alla tv) la violenza è sempre da evitare e se possibile da condannare, molti sono daccordo, ma in certi casi si dovrebbe andare con la mano pesante, e non perchè si debba essere cattivi o perchè c'è bisogno di rivalsa ma perchè la vendetta, se rimane sopita rischia di diventare una bomba. Ma anche questa è soltanto un'altra opinione.  

martedì 21 maggio 2013

L’inutile risparmio.



L’inutile risparmio.

Non v’è cura
Al silvestre
Profumo di collina
Ove scorgere
Il cervo emergere
Dal regno
Che gli appartiene
Ove il tasso maestoso
S’erge a suo riparo
Di palazzo l’eremita
Fa a sé frassino,
Suo uscio
Fa d’autunno
Il suo momento
Arancio, marrone
Voce, gocce e vento
Del tuo essere superiore
Il solstizio
Non sa che farsene
Senza inganni
O tormenti
Ti lascerà
All’avvenir lento
Dell’inedia
Dell’invidia
Pesa di tutta
L’inutile tua parsimonia.