La riflessione di oggi è questa; alcuni ti soffiano sul cuore e l'alito che ti tocca dentro s'infila nel tuo respiro per sfogarsi dalle lacrime e gli sguardi, come ad esempio la famosissima lirica di Montale, "Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale" una volta capito il significato, questa ti sfiora dentro facendoti pensare a quando toccherà a te. Si tratta soltanto di una delle tante. In mezzo a queste riflessioni ho scritto qualche sera fa una delle cose più difficili. Un aforisma, una di quelle cose che hanno fatto ancor più grande Alda Merini, è una delle cose più difficili perchè si deve essere originali poichè in una sola frase si deve mandare il proprio messaggio. Lo metto di seguito, sapendo che ancora devo lavorarci e trovare una linea generale da seguire per questo tipo di scritti. Comicio con qualcosa di diverso, il titolo.
Il pianto del cielo.
Quando il cielo piange parla a tutti.
È per quello che le persone lo chiamano
cattivo tempo
e amano le anonime giornate di sole.
Perché non vi è più nessuno capace di
ascoltare.
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