Oggi la riflessione mi ha attraversato mentre guardavo una ragazza in carrozzina, e davanti aveva un signore vestito di bianco.
In mezzo a tutto il putiferio politico, sociale, la violenza, i problemi di ogni grado e sorta, proprio in mezzo a tutto ciò sbuca a volte alta una persona, perchè di questo si tratta. Questa persona ha deciso di scavalcare, per quanto possibile, i muri che lo circondavano per passare, dall'altra parte, una fiumana di persone aspettava. Non s'era mai vista una cosa simile. Scende i gradini, non di un altare, o dell'entrata di una cattedrale, circontato da fotografi, ma di un mezzo. Un'auto. Quella che lo porta in giro tra le gente, scende, si guarda intorno e decide di mischiarsi, decide di avvicinarsi, decide di sorridere e di salutarli. Solitamente vedo certe cose con distacco. Per una volta però, non voglio pensare che è soltanto un personaggio, e nemmeno voglio fermarmi e credere che tutto il mondo che ci circonda è falso, per una volta voglio guardare e senza pregiudizi immaginare. Mi immagino, per quanto possibile, di essere in carrozzina in mezzo a una folla e di non poter vedere niente perchè la gente che mi stà davanti mi permette al massimo di criticare la sclta delle scarpe di chi mi stà davanti. Non ho la presunzione di sapere come ci si sente ma ho in fondo al cuore una lacrima che mi fa capire che per alcune persone non è Vasco Rossi, o un calciatore preso a caso nel mucchio, o peggio ancora un politico, a volte per alcune persone l'idolo è il bene. Si, il bene, che nella nostra cultura ha una rappresentanza ben definita. Prima di sentire parlare con una cadenza argentina, le persone che l'hanno preceduto, hanno saputo soltanto comportarsi come politici, non come bene. Avremo molto tempo per tirare le somme ma adesso, se vedessi la gente che si apre davanti a me e se non potessi alzarmi da questa carrozziana, se vedessi il bene che mi si avicina, che mi stringe la mano e che mi sussurra qualche parola buona, allora non potrei pensare nient'altro che una piccola frase comune a tutti. Bravo Cesco.
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