domenica 12 maggio 2013

L'indifferente l'ingiustizia.



Perché non avrai giustizia.

Benché non si voglia cadere sempre nello stesso discorso per una cosa o per l’altra l’imbuto porta sempre tutto nel punto più stretto e li ci si deve interrogare.
Andiamo per ordine. Oggi il telegiornale da una notizia, la solita, un’altra donna è stata vittima del suo uomo, come ieri, e come l’altro e come domani.
Si deve però partire da più lontano, in questo caso dalla Lombardia.
Il branco di pecore segue il suo pastore quest’ultimo lo porta in una bella cittadina, Brescia.
Ci sono pecore di tutti i tipi, quelle intraprendenti, quelle coraggiose, quelle bianche quelle nere, e ovviamente quelle binco-blu, quelle che appartengono stranamente al branco di volpi che detiene un terzo del nostro parlamento. Manifestare è un diritto che non deve essere discusso.
La situazione però si fa grottesca, non per le polemiche che seguono sul governo, ma sulla riflessione che ogni persona di questo paese dovrebbe fare.
È mai possibile che un terzo del popolo manifesti per la ragione che tutti conosciamo e che nessuno manifesti per fermare la violenza che ogni giorno migliaia di donne incontrano sulla loro strada?  
Diciamo le cose come stanno, la magistratura non fa il suo lavoro quando una donna viene accoltellata, e non lo fa nemmeno quando a una persona viene vietato di uscire di casa, la giustizia, quella vera, dovrebbe andarci pesante, anzi pesantissimo (prima che l’irrimediabile succeda) sui problemi di moltissime persone che non hanno nessuna possibilità di difendersi rispetto il succitato. Si dovrebbe andare a protestare in ogni tribunale, sotto e dentro il ministero di Angelino, si dovrebbe andare sotto e dentro il parlamento a sputare in faccia la verità e la sofferenza a chi non si rende conto del problema.
Il problema è che le donne muoiono per mano di “imbecilli” che non hanno bene in mente cosa sia la vita reale e che non conoscono cosa sia la parola amore, e tanto meno la parola libertà.
A pensarci però, il branco di pecore che siamo, non si muove senza un pastore, perché giustamente ha paura degli altri pastori travestiti da lupi, però così non ha più senso credere nella giustizia, che per assurdo è arrivata al punto di intimorire le persone per bene e giustificare le persone malvage.
Oggi è la festa della mamma, e chissà quante mamme sono in giro per l’Italia e non hanno nessuna voglia di festeggiare perché le è stato strappato il cuore. La figlia.
E chissà quante mamme stanno ora soffrendo nel guardare la propria figlia e spostando lo sguardo vedere il proprio aguzzino. Vorrei vedere la faccia di uno di questi assassini mentre fa gli auguri alla sua di mamma. 
Ma soprattutto vorrei toccare il pensiero della mamma che è li, e che pensa, si ferma e riflette parlando a se stessa dicendo: “ In nessun modo avrai giustizia.”
Si tratta di una delle cose peggiori che uno stato possa fare, l'indifferente l'ingiustizia.
Quindi faccio i miei più cari auguri con tutto il cuore alla mia splendida mamma, e alle mamme buone come la mia, ma alle mamme-magistrato no, niente auguri, quelle proprio non le posso capire.
    

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